IL RESTAURO DI UN SARCOFAGO FITTILE PROVENIENTE DA UNA TOMBA DI POGGIO DELLE FORNACI: UN CANTIERE DIDATTICO

Venerdì 9 febbraio alle ore 9.30 si svolgerà presso la Sala Regia del Palazzo dei Priori di Viterbo una giornata di studio sull'intervento di restauro del sarcofago fittile policromo con figura femminile da una tomba di Poggio delle Fornaci (VT) del II secolo a.C.

 

Interverranno

Sindaco Leonardo Michelini,

Assessore Antonio Delli Iaconi,

Assessore Giacomo Barelli,

Dott.ssa Alfonsina Russo, Arch. Gisella Capponi,

Arch. Donatella Cavezzali, Dott.ssa Bianca Fossà,

Dott.ssa Giovanna De Palma, Dott.ssa Lucia Conti,

Dott. Emanuele Ioppolo, Dott.ssa Francesca Ceci,

Valeria Bellagamba, Raquel Delgado Llata,

Cristian Pedone, Enrico Sapienza

 

Tale intervento è stato condotto quale cantiere didattico della Scuola di Alta Formazione per restauratori dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma nel settembre 2015.

 

Nel settembre 2015 si è svolto, presso il Museo Civico di Viterbo, un cantiere didattico per gli studenti restauratori del I anno della Scuola di Alta Formazione e Studio (Classe di Laurea LM-02) di Roma, avente come oggetto il restauro di un sarcofago fittile etrusco delle collezioni civiche di Viterbo.

Tale bene è stato individuato per il suo valore nell'ambito della collezione e per poter far svolgere agli studenti un’esperienza di restauro di un bene in ceramica di grandi dimensioni, assai frammentato.

 

Il sarcofago (inv. 199) in terracotta policroma è composto da 4 elementi: due costituiscono la cassa (decorata sul fronte con ghirlande) e due il coperchio su cui è raffigurata una donna coricata sul fianco. Esso ha una storia alquanto problematica: già danneggiato a causa del bombardamento che colpì, durante la Seconda Guerra Mondiale, la Chiesa di Santa Maria della Verità a Viterbo in cui erano allora conservate le collezioni civiche, fu restaurato subito dopo il conflitto e negli anni ‘90 fu sottoposto a nuovo restauro con criteri  “moderni” da parte del Laboratorio Provinciale di Viterbo, sotto la direzione di Sergio Angelucci.

 

Il Museo Civico fu poi trasferito nell'annesso convento della Chiesa di Santa Maria della Verità con un nuovo allestimento che testimonia la storia di tale collezione, ma nel 2005 il sarcofago fu nuovamente danneggiato e ridotto in numerosi frammenti per il crollo di un muro che delimitava la sala espositiva in cui era collocato.

 

L’intervento odierno ha visto dunque lo svolgimento delle tipiche operazioni di un restauro di bene in ceramica, dalla pulitura alla protezione finale delle superfici, ma ha offerto agli studenti la possibilità di confrontarsi con le due fasi più difficoltose per reperti di tale tipologia ed in tali condizioni di conservazione: la ricostruzione e gli incollaggi dei numerosi frammenti anche di notevoli dimensioni e peso che spesso pregiudicano la possibilità di un loro corretto allineamento e la realizzazione di integrazioni che hanno sia funzioni strutturali sia funzioni di corretta fruibilità dell’opera. Il tempo a disposizione per il cantiere didattico non ha permesso di concludere l’intervento ma il restauro è stato ora concluso dal docente restauratore Emanuele Ioppolo.

 

Il progetto e l’esecuzione dell’intervento di restauro è stato organizzato e diretto da un gruppo di lavoro dell’Istituto Centrale per la Conservazione e il Restauro (RUP-Francesca Capanna, Direttore dei Lavori Archeologo-Giovanna De Palma, Docenti restauratori-Bianca Fossà e Emanuele Ioppolo) e vi hanno partecipato gli studenti Valeria Bellagamba, Raquel Delgado, Cristian Pedone ed Enrico Maria Sapienza.

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